Il Sud Ovest in Puglia
Cari amici, vorrei esprimere alcune considerazioni circa le opportunità che la Puglia offre per chi pratica questo sport in termini di intensità dei venti ed orientamento delle coste. Praticamente, se c’è aria a prescindere dalla direzione e carburante nel serbatoio dell’auto (nota dolente!) è possibile smarcare un’uscita sul calendario ed incrementare la frequenza di uscite mensili. Ovviamente non tutte saranno sessioni epiche tra le onde, ma pur sempre planate, quindi manovre da provare e soprattutto allenamento che ci consentirà di evitare i crampi proprio sul più bello, quando soffiano i fatidici 30 nodi e le onde superano il metro di altezza. In ogni caso, nessun’altra regione italiana eccetto le isole maggiori offre condizioni così favorevoli per il windsurf. Inoltre, non c’è bisogno di ricordare l’esistenza di uno spot come Porto Cesareo che nelle sue giornate migliori di scirocco regala surfate esotiche come in pochi altri posti d’Italia (vd. Puzziteddu in Sicilia e Capo Mannu in Sardegna) e forse d'Europa. Aggiungo ancora un’altra considerazione: i siti di previsione meteo e venti che solitamente consultiamo non sempre rilevano correttamente i venti in relazione ai luoghi.
Vi racconto due personali esperienze che si collegano alla prima ed all’ultima delle considerazioni fatte sopra. Non so se condividerete una mia impressione secondo cui, diciamo, negli ultimi due anni si sono intensificate le frequenze di giornate di libeccio di una certa intensità. Dunque, sappiamo che sulla costa adriatica da Bari in giù il SW è offshore. Per quanto riguarda l’amata costa ionica salentina, il libeccio entra da mare e non vale la pena farsi quasi due ore di auto per condizioni spesso rafficate e onshore. Allora, sempre più desideroso di surfare in condizioni side (la sindrome del surfista barese alienato dalla scarsa frequenza di giornate di NW “pulito” e Levante sopra i 15 nodi, ridotto al pendolarismo costante con Torre Canne) ho preso la mappa della Puglia e ho avuto conferma della mia teoria e cioè che la costa gira e si pone parallela al libeccio in due punti: litorale ad ovest di Taranto sullo Ionio e litorale di Manfredonia sull’Adriatico. Non restava che andare in esplorazione. Qualche tempo fa, insieme agli amici e compagni di surfate Donato e Sabrina, una giornata di SW ci siamo spinti sul litorale ad ovest di Taranto sino a Ginosa Marina (50 min. di auto) dove abbiamo trovato un paio di locals accoglienti, spiaggione sterminato in sabbia, vento side mura a dritta sui 22 nodi e set di onde di 1 mt ed oltre. Siamo entrati in acqua con le 5.2 e 80-90 lt. Non male al primo tentativo!Martedì scorso (20 maggio) avevo un appuntamento di lavoro nella mattina a Foggia. La sera prima ho fatto il consueto giro su internet dei vari forecast-windguru-windfinder-ecc. e la previsione dava sui 18 nodi di libeccio. Caricato dalla giornata piena di domenica a Porto Cesareo, ho pensato che poteva essere l’occasione giusta per provare Manfredonia con il SW. Ho messo l’attrezzatura in auto (nell’incertezza ho portato anche le vele piccole) e verso le 14.00, sbrigati gli impegni lavorativi a Foggia, ero in località Siponto, litorale di ponente di Manfredonia. Non credevo ai miei occhi: 30 nodi di vento side-off e onde regolari che sbuffavano al vento. Dovevo trovare qualcuno che almeno mi indicasse eventuali pericoli (fondali, correnti, etc.). Percorrendo nervosamente il litorale deserto ho un’altra visione inaspettata: il Windsurf Club Siponto con tanto di rimessaggio sulla spiaggia, popolato da simpatici surfisti “old style” che pur non essendo intenzionati ad affrontare la bufera in corso mi hanno rassicurato sull’assenza di pericoli e mi hanno offerto ospitalità nel loro centro. Nel frattempo è arrivato un local più temerario ed alle 14.30 eravamo in acqua in due. Fortunatamente avevo portato anche la 4.5 che si è rivelata poi la scelta giusta perché il vento ha soffiato forte fino alle 18.00 e a tratti mi sono trovato addirittura soprainvelato. Come dicevo, le onde erano piccole ma regolari ed era possibile surfare praticamente sino al bagnasciuga.
Quindi, riallacciandomi alle considerazioni iniziali e concludendo, io dico, prima di scoraggiarci per le condizioni spesso deludenti dei nostri home spot o di percorrere inutilmente chilometri per attendere il vento nei soliti luoghi forse dovremmo conoscere meglio anche altri spot della regione ed esplorarne di nuovi, capire come funzionano in relazione ai venti ed al moto ondoso, cercare di leggere ed interpretare le previsioni disponibili e condividere le proprie scoperte.
giovedì 22 maggio 2008
Esplorazione di spot
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2 commenti:
Hai proprio ragione Paolo, dobbiamo incrementare le uscite anche se nn sono tutte di livello altissimo, ma tanto mi sembra che nessuno di noi fà competizioni!!! quindi che ben vengano spot nuovi x uscire con tutti i venti possibili.Se vedi condizioni giuste x spot che nn conosciamo ti invito a segnalarci la cosa così ci possiamo organizzare x uscire tutti insieme...
Ciao Paolo, ottima recensione dello spot, Siponto è cmq conosciuto tant'è che esiste anche scuola/rimessaggio (ci sarà pure un motivo).
Lo sai qual'è la verità, che quelle località (a nord di bari) vengono molto snobbate dalla stragrande maggioranzia dei surfisti baresi....ancora nn ho capito il motivo....
Si sn interessato a vedere sto posto xè io mi sn fermato a Margherita come spot, oltre solo Vieste...Vediamo di fare un'uscita....
Tu l'hai provato con il libeccio questo spot, ma con il levante come entra????
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